Vivienne Westwood ha di recente inaugurato a Milano lo spazio bridal che tutte aspettavano: un luogo da sogno che finalmente non è più solo un sogno!
In corso Venezia 25, sede storica della boutique, è arrivato – a lungo atteso e fortemente richiesto da spose italiane e internazionali – il Vivienne Westwood bridal floor, uno spazio interamente dedicato alla moda sposa dell’iconica Maison Londinese.
Marchio celeberrimo e celebratissimo, grazie anche all’incredibile esposizione mediatica e alle numerose star che lo hanno indossato, Vivienne Westwood bridal rappresenta il sogno moda di tantissime spose fashion-addicted, che adesso a Milano possono trovare l’abito del loro gran giorno in un luogo raffinato e riservato a loro.
Ad accoglierle è il preparatissimo team di bridal specialist della boutique, che ci ha raccontato la collezione presente, la filosofia del brand e l’accurato lavoro dell’atelier.
Il nuovo spazio Vivienne Westwood Bridal a Milano
Vivienne Westwood Bridal ha inaugurato il suo nuovo bridal floor a Milano, nella storica boutique di Corso Venezia. Dopo Londra, Parigi, New York e Los Angeles, Milano diventa la quinta città al mondo con un punto vendita dedicato agli abiti da sposa firmati Westwood. Non si tratta di una boutique monomarca esclusivamente bridal, come a Londra (Davies Street), ma di uno spazio riservato all’interno del flagship store milanese, completamente dedicato al mondo della sposa.
Nel bridal floor milanese è presente la collezione Made-to-Order, mentre per la Linea Couture ci si deve recare necessariamente a Londra: lì, un team dedicato studia, sviluppa e realizza abiti totalmente personalizzati e su misura.
La linea Made-to-Order è composta, invece, da capi che partono dai modelli della collezione attuale e che sono modificabili per quanto riguarda la taglia – sulla base di una tabella predefinita – e, in alcuni casi, il tessuto. Una particolarità interessante è rappresentata dagli abiti “split size”, per i quali è possibile avere corpino e gonna di taglie diverse, per adattarsi meglio alla fisicità della sposa. Un’altra importante caratteristica delle creazioni Vivienne Westwood Bridal è quella di essere componibili: sono presenti corsetti, gonne e sopragonne, maniche e accessori che, combinati insieme, consentono di creare un look sposa unico e originale.
A proposito dei corsetti, punto di forza della Maison, il bridal team ci svela un’ulteriore peculiarità che li rende inaspettatamente confortevoli – lontani dall’immagine degli scomodi bustini con stecche del passato – : grazie a forme differenti, diverse vestibilità e piccoli segreti sartoriali strutturali, i corpini di Vivienne westwood regalano una forma perfetta a chi li indossa, senza costrizione e disagio.
Vivienne Westwood Bridal 2025: inno all’amore
Le collezioni 2025 Vivienne Westwood Bridal Couture e Made-to-Order rappresentano entrambe un’ode all’amore e traggono la loro ispirazione dalla figura della Regina Vittoria: fu lei – secondo la tradizione – la prima a scegliere il bianco per il suo abito da sposa; sempre lei inaugurò una serie di usi e costumi legati al giorno delle nozze. E non dimentichiamo che lei, donna volitiva, indipendente e forte, volle a tutti costi quel principe Alberto come suo sposo e quando lui mancò, lei, ancora innamoratissima dopo tanti anni, non smise mai di portare il lutto.
E quindi chi meglio della Regina Vittoria può incarnare l’inno all’amore che la Maison britannica ci vuole raccontare attraverso gli abiti della collezione 2025? Collezione che, non a caso, si rifà anche al periodo in cui la sovrana vestiva sempre di nero: tutti gli abiti sono proposti, infatti, nelle tonalità del bianco, del nero oppure presentano dettagli neri in contrasto col bianco del vestito, e regalano alla sposa uno stile moderno e assolutamente originale.
La collezione Bridal Made-to-Order 2025 parte da una rivisitazione dei modelli più iconici e celebri della Maison e presenta otto nuovi abiti e una serie di pezzi aggiuntivi e accessori.
Le silhouette sono scultoree, asimmetriche, disegnate per modellare il corpo. Otto nuovi abiti si aggiungono ai modelli iconici: Ada, sofisticato e femminile; Nova Rhea, in avorio e tulle nero per un effetto drammatico; Sibyl, ispirato al modello Marilyn, in raso elasticizzato; Victoria, con taglio a diamante e corsetto drappeggiato.
Il corsetto Comet scolpisce e struttura la figura, la sopragonna Davina aggiunge teatralità. Maniche, veli, guanti e fichu in tulle completano i look. Ogni sposa può scegliere elementi diversi e costruire il proprio abito come un’opera d’arte.
Vivienne Westwood Bridal 2026: la rosa inglese in passerella
Lo scorso Aprile Vivienne Westwood ha presentato la sua prima sfilata dedicata alla sposa nella storica cornice dell’Universitat de Barcelona durante la Barcelona Bridal Fashion Week. Sulla passerella è stato possibile ammirare 34 modelli delle collezioni Made-To-Order e Couture, che hanno sfilato nel chiostro ottocentesco dell’ateneo, affacciato sul cortile di fiori d’arancio. Anche questa volta il tema centrale è assolutamente “british”: la rosa inglese. Oltre a dettagli scultorei e a tessuti a stampa che celebrano l’amatissimo fiore, diversi modelli propongono sfumature di rosa. Sempre presenti troviamo i caratteristici corsetti e gli “abiti componibili”, a cui quest’anno si aggiunge un modello con pantaloni.
Le parole di Andreas Kronthaler, direttore creativo di Vivienne Westwood
“Il Bridal è sempre stato una componente importante per la Maison, da quando ho iniziato a lavorare con Vivienne all’inizio degli anni ’90.
Siamo lieti di presentare la nostra prima sfilata di abiti da sposa in questa fantastica città: la grandiosità dei suoi viali e la sua architettura sono stati la nostra prima fonte d’ispirazione.
La collezione è un pot pourri di passato, presente e futuro. La corsetteria è la base: valorizza e conferisce presenza. C’è anche la sartoria, per aggiungere un tocco maschile.
Abbiamo ripensato alla nostra rose print, ispirata agli acquerelli del botanico del XVIII secolo Pierre-Joseph Redouté. Abbiamo aggiunto i fiori d’arancio del cortile dell’università, simbolo di purezza e bellezza, che sono stati delicatamente accostati al tulle: teneri, romantici.
Un ricco jacquard in ‘Absence of roses’: classico. Ci sono il lino e il cotone, la georgette slavata e lo chiffon, per dare l’impressione di capi indossati più volte. L’organza più leggera, tanto pizzo e duchesse rosa tenue proveniente dall’Italia.
Ogni personaggio racconta una storia.
Simonetta (Gianfelici) ha indossato l’abito Madame de Pompadour, ispirato al dipinto di François Boucher (1756), questa volta in bianco. Vivienne lo avrebbe adorato: era il suo abito preferito di sempre”.
L’esperienza Vivienne Westwood Bridal a Milano
Nel bridal floor milanese è attualmente disponibile la collezione Made-to-Order 2025, mentre la 2026 sarà introdotta in autunno. Dopo essere realizzati in Inghilterra, gli abiti vengono campionati a mano e spediti alle boutique internazionali.
Milano rappresenta una tappa strategica per il brand non solo per le spose italiane, ma anche per clienti internazionali: donne d’affari, turiste, expats. Grazie a una gestione snella – un primo appuntamento di circa un’ora e mezza, seguito da una o due ulteriori visite – anche chi vive lontano può scegliere Milano come destinazione bridal senza complicazioni logistiche.
I bridal stylist guidano le clienti in un percorso personalizzato, dalla scelta dell’abito ai dettagli finali. Il servizio è curato, sartoriale e in perfetto equilibrio tra moda e attenzione alle esigenze di ogni sposa.
Moda sposa e sostenibilità: la visione della Maison
Vivienne Westwood è sempre stata un punto di riferimento per l’attivismo ambientale nella moda. Anche la linea bridal segue questa filosofia: nella collezione Made-to-Order sono disponibili tessuti sostenibili come pizzo in nylon riciclato, stretch satin e crepe satin certificati secondo standard forestali e georgette doppio in seta organica.
Questa attenzione all’ambiente, perfettamente riassunta nel motto di Vivienne Westwood “Buy less, choose well, make it last”, diventa così una scelta consapevole anche per le spose: non solo moda, ma un messaggio forte e responsabile.